Viaggio in Scozia : da Edimburgo alle Isole Orcadi, passando per Lochness e Glasgow
Viaggio in Scozia, paese con un passato ricco di storia (con i suoi castelli e villaggi) e un presente di città...
E’ passato quasi un anno, anzi praticamente lo è già.
365 maledetti giorni che mi hanno separato da te.
Che dire nonna.. Manchi come l’aria.
Per me eri “quotidianità”, così come lo era sentirsi al telefono, vedersi una o due volte la settimana, e chiedere di te alla mamma alla fine di ogni telefonata con lei.
Poi il nulla, solo il silenzio, Un silenzio assordante che mi ha avvolto nella sua gelida coperta fin dalla scoperta della tua malattia.
Durante questo 2023 mi sono chiesta varie volte, è davvero bella la vita?
Tanto da, quanto toglie. La vita è evoluzione continua, imparando a oltrepassare gli ostacoli, con uno sguardo al passato, protesi verso il futuro.
Quando accadono le cose più brutte ci si pone un sacco di domande.. io mi chiedo ad esempio se, il vero senso della vita sia forse il viaggio, vivendosi le persone che lo percorrono con noi.
E’ da tanto che vorrei scrivere, fissare su carta i miei pensieri.
Ancora non ero riuscita, trovo il coraggio solo ora, ad un anno di distanza.
Tutto questo mi sembra così ingiusto.
Quante cose vorrei raccontarti, di me, di noi (al matrimonio pensavo solo alla tua assenza ), di Leila… manchi tanto.
Se c’era una persona buona al mondo, quella eri tu. Sapevi trovare il bello in ogni persona, e non lo dico tanto per dire, in quanto è la pura verità.
Una nonna con la N maiuscola, originale come poche, unica come il tuo nome, Nanda ( o Danda per gli intenditori ).
Piccolina, con i capelli neri e gli occhi scuri.
Non eri una grande cuoca, ma eri una persona ricca di fantasia ed allegria, che salutava tutti con il sorriso. Eterna ritardataria, avevi una buona parola per tutti ed eri super tifosa della tua Samp. Amavi il rosso ed i colori sgargianti, così come le cose stravaganti.
Vorrei tanto poter sentire ancora una volta la tua voce e sentirti pronunciare ” Ciao Nanin mio…”
Ho sempre amato il Natale ( la mia festa preferita ) per quello spirito di unione che scalda i cuori, e li riempie d’amore per un anno intero.
Il 2022 è stato un anno duro per molte cose, uno degli ultimi momenti spensierati è stato il mio compleanno a gennaio. Uno di quei momenti semplici, trascorsi a casa con le persone che più amo. L’ho battezzato il compleanno più bello della mia vita, perché è stato così vero e unico, che non lo scorderò mai. Ebbene, dallo scorso dicembre, il mio spirito natalizio è decisamente “decesso”, insieme a te.
So che bisogna andare avanti, ed è ciò che facciamo tutti i giorni.
Però è innegabile volgere uno sguardo al passato.
A tutto quello che è stato e che non ci sarà più.
I natali a casa tua e del nonno, che avevate la casa più grande ed invitavate sempre tutti. Da voi la porta era sempre aperta.
Tavole imbandite di 1000 prelibatezze, cucina pronta a sfornare ogni ben di dio, partite a tombola, carte, risiko e monopoli e per i più stanchi letti, poltrone e divano per riposare.
Per non parlare dei capodanni, delle befane o dei compleanni… La tua casa era la casa di tutti.
Ricordo ancora il primo compleanno di Leila, i miei Natali da bambina con mia cugina a giocare, le maratone di Canta Tu nel corridoio di casa, gli Halloween mascherate da fantasmi ( grazie ai fori in vecchie lenzuola ), decorazioni di carta e candele.. e millemila altre cose.
Una fra tante, le sere d’estate a bere acqua e menta ghiacciata mentre guardavamo insieme Festivalbar e Overland.
E mentre ripenso a tutto ciò, le lacrime mi rigano il volto, perché tutto questo non tornerà più.
Ma ti prometto nonna che resterà custodito gelosamente nel cassetto della mia mente e nel profondo del mio cuore.
Tutti si meriterebbero una nonna come te.
Ti voglio ricordare sorridente e scherzosa mentre balli con me e la Valle sulle note di “La mia banda suona il rock“, una delle mie canzoni preferite di sempre ( grazie alle tue musicassette de l’Unità ). Oppure quando mi raccontavi dei tempi che furono, della tua amata Via Madre di Dio a Genova, o ancora quando cantavi le tue canzoni a squarciagola.
Perché tu eri così, un’anima buona, gentile, allegra e spensierata.
Semplicemente UNICA.
Per sempre tua,
Dany <3