Benvenuto ottobre !
Ottobre, mese di tagli, rinnovi e nuovo inizio. E’ con esso che si definiscono gli “obiettivi”...
E’ un po’ che non scrivo sul blog e me ne rammarico, purtroppo come vi ho raccontato un mesetto fa ho “stravolto” la mia vita cambiando lavoro.
Dopo 11 anni a tempo indeterminato ho aperto la partita iva, sono forse una pazza ?
Forse si, in un paese dove i liberi professionisti non sono proprio tutelati. Ma il posto fisso cominciava a starmi davvero stretto, soprattutto per una mamma lavoratrice full time come me.
Il tempo di assestarsi, coronavirus permettendo ed eccoci qua.
In questo mese di cose ne sono successe molte, avrei dovuto partecipare a degli eventi, uno alle Cinque Terre nella mia amata Liguria e l’altro a Cremona, che ovviamente è rimandato a data da destinarsi.
Nel mentre, da circa una settimana sono a casa, a “lavorare” e mandare avanti l’attività, tra una faccenda domestica e l’altra.
Non mi lamento affatto, anzi.
Sono “fortunata” per ora, basti pensare a chi è in prima linea in trincea, obbligato a recarsi a lavorare come autisti, personale medico, cassieri..
Speriamo solo saremo in tanti a stare a casa, per non vanificare il “sacrificio” degli altri.
Solo così potremo tornare ad uscire e viaggiare quanto prima.
Gli effetti economici di questa “pandemia globale” saranno durevoli e spero non a lungo termine.
Sta a noi decidere.
Personalmente, in questo momento estremamente delicato, ho potuto riscoprire quanto siamo grandi come popolo.
L’Italia ha moltissimi difetti, ma per primi in Europa ci siamo presi “carico” del Coronavirus e lo abbiamo denunciato, dichiarando uno stato di allerta, pur non essendo il primo paese ad aver avuto casi conclamati da covid-19.
Nel momento del bisogno alla fine ci siamo sempre, e soprattutto siamo il paese più vario e bello al mondo.
Chi ha più patrimoni Unesco al mondo? Chi ha più varietà di fauna e flora, considerandone la dimensione territoriale ?
L’Italia.
Saranno i giorni di quarantena obbligata in casa, le mie brevi uscite fino al cassonetto della spazzatura, ma non ho mai apprezzato così tanto prendere una boccata d’aria.
Lo so, è una questione di testa.
Affacciata alla finestra ho piacere nell’udire il gracidio delle rane del vicino torrente, sentire il vento che mi scompiglia i capelli e mi accarezza le guance.
Si, una cosa positiva in tutto ciò c’è, riscoprire i nostri valori. I veri valori.
Dare un peso alle emozioni non è cosa scontata.
Riscoprire un’Italia più unita di ciò che credevo. Un’Italia uguale da nord a sud, stretta nel risalire la china.
Non sembra, ma probabilmente questa emergenza ci insegnerà ad allentare la cinghia.
Perché gli imprevisti accadono, fortuiti o meno ( non credo molto nella versione ufficiale ), sarà un caso che a metà luglio qui a Genova c’era un boom di polmoniti e me la sono fatta pure io?!
L’importante è saper reagire.
Questa per me è una guerra, la guerra del nuovo millennio. Noi non abbiamo provato sulla nostra pelle ciò che ha provato la generazione dei nostri nonni.
Questa è una guerra invisibile, ma quando mai siamo stati costretti o limitati nelle nostre attività?
Ve lo dico io, mai.
Ed è incredibile quanto ci pesi restare in casa tutto il giorno tutti i giorni, vedere le belle giornate dall’interno dei nostri appartamenti e muoverci sono per esigenze reali. Dover rinunciare a visitare i parenti vicini.
Solo continuando uniti nella lotta potremo tornare il più velocemente possibile al quotidiano precedente, con una consapevolezza generale ( spero ) maggiore, ovvero di quanto siamo fortunati.
Tutti i giorni, abbiamo la possibilità di vedere il mare, correre liberi e osservare un panorama.
Rendiamocene conto, siamo un popolo di privilegiati.
Questo Coronavirus ci servirà da lezione?
Io spero di si, e soprattutto, proprio perché amo l’Italia, il mio paese, credo dovremmo uscire dall’Europa.
E’ una riflessione che ho maturato in questi giorni, se vogliamo mantenere la nostra identità salda dovremmo puntare sulle nostre meraviglie, sulle nostre eccellenze culturali e sul nostro cibo, senza avere pressione alcuna dall’UE.
Io dico si a diversità e personalizzazione, no al consumismo di massa.
Sono forse in controtendenza ?!
Chiunque ha un sogno dovrebbe andare in Italia.
Non importa se si pensa che il sogno è morto e sepolto, in Italia, si alzerà e camminerà di nuovo.
(Elizabeth Spencer)
Commenti
4 CommentiRoberta Isceri
Mar 20, 2020Mi è piaciuto molto questo articolo. Sono d’accordissimo sul fatto che siamo un popolo di privilegiati, che non si è mai reso conto della libertà di cui godeva. Adesso dobbiamo fare i conti con una situazione di vera e propria clausura. Chissà che non nasca qualcosa di buono da tutto ciò…
Daniela M.
Ago 21, 2020Vedendo i risultati a 5 mesi dal mio post direi risultati pessimi! ahhah
Valentina
Mar 23, 2020Una riflessione molto interessante, sono sicura che alla fine di tutto questo riscopriremo, come stiamo già scoprendo, un’Italia più unita, in cui non c’è più distinzione tra nord e sud. Per quanto riguarda uscire dall’Europa…beh…temo che dal punto di vista economico ne usciremo distrutti, vediamo se l’UE ci supporterà o meno
Daniela M.
Ago 21, 2020Non so, alla fine mi sembra tutto un piano studiato ad hoc…