In #Trentino sulla neve con i bambini: le mie 3 mete
Ho sempre amato la montagna sin da quando ero una ragazzina e il Trentino, tra tutte, continua ad essere una delle...
Doveva essere un tranquillo e gioioso 14 agosto. Il preludio felice ( nonostante la pioggia incessante ) alla tanto ambita, nonché attesa, partenza per le ferie.
E invece no, il destino ci ha messo lo zampino.
Non ci sono parole per descrivere quello che ho provato nel momento in cui me l’hanno comunicato. Prima incredulità e sgomento, perché diciamocelo, sembra una cosa del terzo mondo.
Poi terrore, angoscia, consapevolezza che una tragedia era appena accaduta, trascinando con se morte e dolore.
Quel Ponte per noi genovesi era un simbolo, è o meglio era quel Ponte di collegamento te l’est e l’ovest della città, nonché snodo fondamentale della A10.
Era quel Ponte che aveva anche contribuito a costruire mio nonno, in quegli anni della Genova in ricostruzione, dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Era il Ponte col quale decidevamo se uscire a Genova est o Genova Ovest.
C’è chi ci passa quotidianamente per lavoro e Dio solo sa le ripercussioni che tale crollo avrà sulla città, un impatto negativo di sicuro.
Io personalmente ci sono passata due settimane fa per andare alle Terme di Genova, e proprio in quell’occasione mi sono domandata se fosse sicuro visti i costanti lavori di manutenzione e al contempo lo stato di usura e degrado.
Sono in viaggio verso la prima tappa delle mie sospirate vacanze eppure il mio cuore è gonfio di tristezza, il mio pensiero è a Genova ed alle vittime di questa ennesima tragedia.
Perché un conto è sentire notizie al tg di posti lontani, ti scuote si, ma non del tutto.
Senza ipocrisie, le tragedie toccano nel profondo quando destabilizzano la tua area di confort, e più sono vicine peggio è.
Il crollo del Ponte Morandi è un altro, ennesimo esempio di speculazione edilizia, un ponte costruito su palazzi, ferrovia ed attività e purtroppo non è l’unico in città.
Allora dico io, quanti morti dovranno ancora esserci affinché qualcosa cambi ?
Prego per tutti quelli che stanno soffrendo in questo momento, perché oggi, ferragosto 2018 dovrebbe esser un giorno di gioia, di festa.
Da adesso in poi sarà sempre associato a questa tragedia, così come alle alluvioni che ogni anno devastano il nostro territorio.
Genova è una città “fragile”, urbanisticamente parlando, e spero che le cose possano cambiare in meglio.
Non è possibile vivere nella paura, nel terrore che la strada davanti a noi ceda su se stessa.
No, nel 2018 non si può e non si deve morire così.
Commenti
13 Commentifederica
Ago 20, 2018una tragedia assurda.
Daniela M.
Set 5, 2018Una cosa orribile.. 🙁
Daniela M.
Ott 23, 2018Già, non ci sono parole!
Alessandra
Ott 12, 2018E’ veramente una cosa terribile e indigna il fatto che questa tragedia si potesse evitare. Questa volta non è una calamità naturale, un imprevisto, ma è davvero tutto causato dall’incuria e dall’egoismo umano.
Daniela M.
Ott 23, 2018Già… pensare che ci sono passata solo pochi giorni prima..
Esther
Feb 14, 2019Volevo leggere le parole di chi ha vissuto una tragedia da vicino. Genova non l’ho mai vista e spero di rimediare presto. Non so perchè ma ci sono delle città che sembrano avere un destino che non le molla mai . Tristezza soprattutto perchè questa sarà la storia che ha cambiato il destino di tante persone.
Daniela M.
Feb 19, 2019Purtroppo le tragedie colpiscono soprattutto quando sono tanto vicine.. Se non hai mai visitato Genova questo è il momento di rimediare! Fammi sapere 🙂
VALERIA
Feb 24, 2019Ciao Daniela, ma è stato fatto qualcosa dopo il crollo o la situazione è ancora stagnante? Spero che Genova torni a risplendere!
Un abbraccio,
Valeria
Daniela M.
Feb 25, 2019E’ stato fatto molto per migliorare la viabilità in ed extra cittadina, al momento stanno smontando la parte ovest pezzo x pezzo, un lavorone..
anna di
Mar 27, 2019Abitando in Australia mi arrivano le notizie di seconda e terza mano, così ho voluto approfondire, grazie a te. MA davvero tutto è causato dall’incuria? Se penso al disastro, dopo la paura e l’incredulità, mi arriva forte una sola parola “vergogna”! brava dani ad averne parlato
Daniela M.
Mar 27, 2019Come non parlarne d’altronde ? Mi vengono i brividi ancora adesso! Quel momento in cui mi è stato detto che era venuto giù un ponte ero incredula.. e invece.. comunque pare che da anni ci fosse manutenzione in corso, a fine estate era previsto il rinforzo degli stralli.. troppo tardi. Io dico che schifo!!!!!!!!!!!!!!!
Raffi
Apr 4, 2019A distanza di mesi questa tragedia sembra non finire. Le vittime sono aumentate: non solo i morti ma tutti gli sfollati che hanno dovuto abbandonare le loro case costruite sotto il ponte. E la politica che ha utilizzato questa tragedia per iniziare un balletto disgustoso di accuse e campagne orribili pro-fazione.
Gli unici che in tutta questa cosa hanno mantenuto un contegno pieno di dignità sono stati i genovesi, popolo pragmatico e lucido.
Daniela M.
Apr 4, 2019Grazie Raffaella, le tue parole mi fanno molto piacere <3