#WeLoveSardinia: il paradiso a portata di famiglia
Oggi sul blog ospitiamo Elena, che ci vuole parlare di una regione adorabile : la Sardegna. Amo molto questa...
Alcuni weekend fa ho trascorso una meravigliosa esperienza multisensoriale nel cuore dell’Umbria più insolita, un itinerario di viaggio nell’area compresa tra le provincie di Terni e Perugia, vicino al Lago Trasimeno, una zona ricca di testimonianze della civiltà etrusca, grazie allo speciale invito di Città della Pieve and Friends.
Le cose più belle di questi blogtour ?
A parte il meteo, che è stato davvero inclemente ( Burian era in arrivo col suo gelo ) è stata un’esperienza unica, dove a fare la differenza sono il cuore e la passione della gente, nel fare al meglio ciò in cui credono.
Pertanto, se avete voglia di un weekend rigenerante, respirando aria pura a pieni polmoni, lasciandovi soggiogare dalla verde natura e dal suo potere terapeutico, assaporando cibi genuini della tradizione, seguitemi!
L’Umbria è famosa per i suoi luoghi più blasonati nonché bellissimi come Perugia, Assisi, Gubbio, Orvieto.. ma l’Umbria è anche e soprattutto fatta di piccoli borghi ricchi di storia e storie, storie di persone che credono nella propria terra e nei frutti che può dare loro, persone che credono nella QUALITA’ e non nella quantità.
Visitare questo Borgo meraviglioso sotto una pioggia incessante significa solo una cosa : dover tornare.
Cosa non perdere a Piegaro ?
Il Museo del Vetro merita una vostra visita, qui potrete osservare sia la Fabbrica Medievale risalente al XV secolo, che quella più recente smantellata dopo la seconda metà del 900.
Poi ci sono tutti gli strumenti utilizzati dai maestri vetrai nelle varie epoche, le fornaci e gli oggetti in vetro caratteristici della zona, così come quelli commissionati dai nobili dell’epoca.
Molto d’impatto è la grande nonché ultima colata di vetro che non venne più lavorata.
Spesso qui vengono organizzati laboratori per adulti e bambini.
Il costo del biglietto è di 4€.
Vi segnalo un’interessante iniziativa che coinvolgerà Piegaro ed il suo museo dal 25 al 27 maggio, ovvero il Festival del Vetro, arriveranno in Umbria maestri vetrai da tutto il mondo che si esibiranno dal vivo con la loro arte e tecnica.
Città della Pieve l‘ho incontrata per la prima volta dopo il tramonto e nonostante fosse già buio è riuscita ad incantarmi. Il tempo sembra essersi fermato a secoli fa..
Quelle mura medievali così imponenti mi hanno subito trasmesso forza, conquistandomi.
Il secondo incontro è avvenuto di mattina, sotto una fitta nevicata. Due scenari insoliti, ma che mi hanno permesso di osservarla sotto vesti inusuali ed insolite.
Per chi non lo sapesse Città della Pieve diede i natali al Perugino, grande pittore italiano a cavallo tra 400 e 500.
Causa maltempo abbiamo visitato solo la “Chiesa di Santa Maria dei Servi” ove, oltre alle raffigurazioni pittoriche abbiamo potuto contemplare i resti di antichi necrologi etruschi.
E’ stato molto emozionante, non avevo mai visto da vicino ( volendo avrei potuto toccarle ) delle antiche reliquie.
Si tratta di un’area al momento off limits, una sorta di anteprima diciamo, poiché il Comune dovrebbe far sì che il sito diventi visitabile in tarda primavera.
Per tutte le informazioni sul vostro soggiorno vi rimando al gruppo Città della Pieve and Friends.
Se volete fare aperitivo o cena a Città della Pieve vi consiglio la “Cantina del Saltapicchio”, dove potrete effettuare degustazione di vini e salumi tipici del posto in un ambiente intimo ed accogliente.
Parrano è il borgo tra quelli visti che più mi è piaciuto.
La grande porta d’ingresso, il sole caldo che lo illuminava in tutto il suo splendore, i ciottoli ed i mattoni rossi delle case.
E’ una vera e propria bomboniera arroccata nel cuore dell’Umbria.
In questo paese vivono solo una ventina di famiglie, che lasciano le chiavi attaccate alla porta. Assurdo vero?
Questa è Parrano.
Il Castello di Parrano è il suo simbolo e pur non essendo un’attrazione visitabile per noi hanno chiuso un occhio e abbiamo fatto fare il giro completo, grazie alla nostra organizzazione.
Sono rimasta a bocca aperta per lo stupore, tantissime stanze e piani, di cui uno dedicato solo a vasche termali.
Per chi non lo sapesse Parrano è famosa per i suoi bagni termali ed il “Percorso del Diavolo”.
A collegare i vari piani vi è una scala a chiocciola molto larga che permetteva a cavalli e carrozze di prender riparo all’interno del Castello, mica male no?
Proprio qui, in un’ala del Castello di Parrano abbiamo vissuto un’esperienza unica di gusto e sapore, pranzando grazie a Consorzio Gusto Umbria Terre dell’Upupa.
In questa sala scaldata dall’antico camino a legna siamo stati serviti da uno staff super cordiale e cortese con pietanze locali come ceci,pane, affettati, salse agrodolci, primi e secondi piatti.. Insomma un’esperienza suggestiva in una location indimenticabile.
Non stanchi, abbiamo visitato il Laboratorio di Produzione del Consorzio Gusto Umbria ( l’unione di vari produttori locali ) , i loro prodotti sono davvero bio e di qualità.
Inutile dire che ci siamo fatti la scorta di marmellate, ceci e altre bontà come la crema di nocciole e miele.
Vi consiglio di venire a trovarli, e nel frattempo buttate un occhio al loro e-commerce.
Altro giro, altro borgo.
Monteleone d’Orvieto all’imbrunire ci ha regalato di scorci meravigliosi, peccato per il freddo.
Questo angolo mi ha rapito il cuore.
Non perdetevi la Chiesa in cui troverete la cripta con i resti di San Teodoro, martire cristiano, le cui ossa sono state ricostruite e assemblate in un posa bizzarra.
Qui le leggende misteriose non mancano di certo.
La Porta Sud per esempio era conosciuta come porta di buon auspicio per tutti quei viandanti che lasciavano la cittadina dopo il tramonto per il rischio di incontrare i lupi mannari oppure un palazzo a cui manca il pavimento d’ingresso..
Qui abbiamo assaporato il dolce tipico di Pasqua umbro: la Pizza al formaggio superba con una fetta di coppa sopra.
Ci sarebbero tante cosa da dire ancora, comincio col segnalarvi dove dormire in Umbria :
Dietro a questi nomi non si celano solo strutture ma persone speciali, di cui vi racconterò meglio in un prossimo post.
Ho scritto moltissimo lo so, ma era impensabile riassumere ancor di più questi tre giorni.
Non posso che concordare con Maria Laura Della Croce quando scrisse :
“ Questa sua condizione, geografica e storica, così peculiare, l’ha preservata più di altre aree dal moderno processo di urbanizzazione selvaggia, come, in tempi più remoti, dagli insediamenti massicci e dalla penetrazione del nuovo. Grazie a queste resistenze l’Umbria è rimasta in qualche modo più contadina, più silenziosa, più arcaica, mantenendo quella misura umana che ci incanta ogni volta che la percorriamo, conservando intatti persino i suoi colori: la pietra chiara o serena ad Assisi, il rosso mattone a Todi, il giallo tufaceo a Orvieto, la pietra cinerea e spenta a Gubbio. “
Commenti
8 CommentiSabrina
Mar 28, 2018Bellissimo racconto utile per organizzare il nostro viaggio alla scoperta dell’Umbria per me ancora sconosciuta. Grazie 😀
Daniela M.
Mar 29, 2018Grazie Sabrina per il tuo commento 🙂 Ti consiglio di visitare queste zone in primavera quando l’aria profuma di fiori.
Gabriella
Apr 3, 2018Ciao, luoghi che non ho mai visto,ma che ho solo scorto in foto e racconti di viaggio. Il tuo per altro è molto interessante e corredato da foto incantevoli. Utilissimo articolo per prepararmi alla prossima visita 😉
Daniela M.
Apr 6, 2018Grazie Gabriella per la visita! 🙂
Raffi
Mar 29, 2019Sono stata in Umbria qualche anno fa e me ne sono perdutamente innamorata. Da allora quando trovo post o articoli che ne parlano me li leggo avidamente. Come questo, che mi ha fatto conoscere dei borghi che non ho ancora visitato.
Daniela M.
Apr 1, 2019I borghi umbri del post meritano particolarmente :-)!
Ilaria Fenato
Ago 6, 2019Non ne ho visitato neanche uno di quelli citati!! Sembrano bellissimi e con tante cose da vedere quindi devo rimediare assolutamente! Li inserisco nelle gite fuori porta da programmare per l’autunno!! *_*
Daniela M.
Set 17, 2019Il periodo migliore per godersi quelle zone!