Piacenza è in bilico tra Emilia e la
Lombardia, sospesa sul Po, avvolta dalla nebbia d’inverno e dall’afa d’estate.
Una città di provincia, di quelle da cui vorresti scappare da adolescente e
finisci per tornare quando ti fai una famiglia, perché offre tutto quello di
cui hai bisogno.
Dal carattere schivo,
rivela secondo me
piccoli attimi di bellezza a chi decide di provare a conoscerla.
Io amo
passeggiare senza meta tra le strade selciate del centro e sbirciare dentro i
cortili: alcuni nascondono scalinate nobiliari, altri giardini segreti.
Per conoscerla consiglio comunque di fare il piú classico dei giri
da turista: partendo dal cuore della cittá Piazza Cavalli, si imbocca la via
dello shopping via XX settembre intravedendo già da lontano il Duomo romanico.
Nel
2017 il Duomo ha ospitato una mostra sul Guercino che ha attirato visitatori da
tutta Italia, cercando di togliere una certa patina di provincialitá alla cittá.
Piazza Duomo è circondata dai portici su due lati ed alla sua destra
percorrendo via Chiapponi lascia spazio alla Basilica di Sant’Antonino ed al
Teatro Municipale, costruito come una piccola Scala in miniatura.
Se amate le architetture dei palazzi nobiliari potete tornare sui
vostri passi e percorrere via Roma dove troverete Palazzo Anguissola, Palazzo
Costa e Palazzo Ghizzoni Nasalli, solo per citare i piú famosi.
Per gli appassionati di
storia dell’arte consiglio
di visitare la
Galleriad’Arte Moderna Ricci Oddi, una collezione privata principalmente di
ritratti e paesaggi donata poi al Comune.
Un altro museo che spazia dalle opere d’arte all’archeologia, dalle
armi alle carrozze è il Museo di Palazzo Farnese, ospitato nella fu
residenza della famiglia Farnese, che governò la città dal Cinquecento al
Settecento.
Finito il giro storico culturale, pensiamo
a dove andare a mangiare.
Da questo punto di vista, la scelta è davvero ampia e
sempre di qualitá.
Rimanendo in centro ecco i miei posti preferiti.
DOVE MANGIARE A PIACENZA
- Trattoriadell’Angelo – tipica trattoria piacentina. Si mangia e si beve bene
ad un prezzo assolutamente onesto. Da non perdere: i pisarei e fasó, i salumi,
lo stracotto di asinina con patate al forno. Per chi vuole assaggiare la vera
Piacenza.
- LoFai Handmade Bar – questo ristorante rigorosamente vegano si
inserisce in un negozio di abbigliamento e accessori tutti fatti a mano da
designer italiani. Il menù è scritto su una grossa lavagna e segue le
stagionalità. Aperto a pranzo e venerdì e sabato sera. É molto gettonato quindi
occorre prenotare. Per chi é vegetariano, vegano o curioso.
- Rabarbaro – una taverna ricavata in una vecchia
lavanderia che si ispira alla cucina di Masterchef. Accostamenti particolari,
consistenze diverse e reinterpretazioni. L’ atmosfera é da ristorante
metropolitano. Per chi vuole osare.
Se volete scoprire le prelibatezze locali,
ammirare palazzi o capolavori artistici o se siete di passaggio verso altre
mete, fermatevi qualche ora a Piacenza. Non ve ne pentirete!
Commenti
4 CommentiMartina
Mag 5, 2019Interessante questo post, anche perchè abito a neanche un’ora di Piacenza, quindi me lo salvo per quando mi deciderò a visitare questa città e soprattutto mi segno la Trattoria dell’Angelo, sono proprio i ristoranti che piacciono a me 🙂
Daniela M.
Mag 7, 2019eheheeh 🙂
Sara Alessandrini
Mar 20, 2020Non sono mai riuscita a visitare Piacenza! In questo momento vedere delle foto e leggere il tuo racconto su questa bella città mi da un pò di speranza. Intanto mi segno i tuoi consigli di viaggio. Sai dirmi se nei dintorni si trova anche qualche Santuario interessante? Grazie!
Daniela M.
Ago 21, 2020Bisogna chiedere all’autrice del post!