Amo la musica,
italiana o straniera, non importa.

Perciò una sbirciata al Festival è d’obbligo tutti gli anni, salvo poi lamentarsi per le canzoni o la presentazione di turno.

Questo Festival mi sembra diverso.

Una scenografia rinnovata, due presentatori che”presentano”, vallette  fisse eliminate e sostituite da celebrità dello spettacolo che si susseguono nella serata.

Fabio Fazio e Luciana Littizzetto sono davvero una coppia ben affiatata e svolgono il loro lavoro con professionalità, intrattenendo la platea ed il pubblico rendono l’atmosfera molto più leggera rispetto ai soliti Festival dal carattere rigido ed impostato degli scorsi anni.

Star della musica nazionale e internazionale sono ospiti ogni sera .

Cat Steven da brividi con la sua “Father and son”.
Raffaella Carrà semplicemente superlativa, sempre in gamba nonostante l’età.
Luciano Ligabue in apertura con “Creuza de Ma” di F.De Andrè è stato emozionante, il genovese è un dialetto difficile da capire e pronunciare.

E’ chiaro che un evento importante come il Festival di Sanremo sia uno specchio dove si riflette la società italiana di oggi.
Ed è da sempre che strumenti come arte, recitazione (vedi film e non solo)e musica tentano di rappresentare ciò che ci circonda e trovare soluzioni, lanciare un messaggio di speranza e conforto.

Ecco,
questo è quello che ho trovato di nuovo in questo Sanremo.

Una consapevolezza in più e la voglia di cambiare.

Mi è piaciuta molto la canzone di Cristiano De Andrè – Invisibili che ahimè è stata eliminata.
Sound, arrangiamento e poesia si fondono, insieme a un po’ di dialetto nel ritornello.

Si, decisamente voglio credere che sia il Festival del Cambiamento.

                                                              wild world – Cat Stevens