Oggi sul blog ho il piacere di ospitare Luca, un napoletano trapiantato da venti anni in questa affascinante città.
Ci racconterà un itinerario a piedi tra la Berlino est e la Berlino ovest.
Lascio la parola a lui.
“ Non è facile raccontare Berlino.
Le storielle recitate a memoria, le date, i re, le battaglie…
a Berlino servono ancora meno se non le si contestualizza.
Mi è sempre piaciuto comunicare entusiasmo ed emozioni.
L’ho fatto nella meravigliosa Napoli ed ora lo faccio qui, da 12 anni ormai.
Due città così differenti ma ognuna, a modo suo dalle emozioni forti.
Uno dei complimenti più belli che i gruppi a volte mi fanno penso sia : ”grazie Luca, ci hai fatto capire Berlino”.
Eh si, perché Berlino è strana, sfugge.
A prima vista non si fa amare.
Spazi infiniti, palazzoni, qualche monumento, un paio di negozi e via!!
Quante volte si sente dire : “e che ci vai a fare a Berlino? Fa freddo, è tutto moderno, non c´è nessuno per strada”.
Incredibile come le percezioni possano distorcersi tanto.
Quello che considero fondamentale è far sentire lo spirito di questa città, che parla per sensazioni, per simboli, segnali; incredibilmente forti e carichi di emozioni.
La voglia di buttarsi dietro alle spalle un secolo appena concluso, pieno di drammi : il nazismo, la guerra, i bombardamenti, la divisione, il muro.. e di uscirne fuori alla grande presentandosi come capitale del terzo millennio, libera, trasparente, e trasgressiva.
Ma ora seguitemi lungo il percorso.
Passeggiata Dalla nuova stazione ferroviaria “Hauptbahnof” fino alla Potsdammerplatz
Nuova stazione centrale, Washington Platz.
La grande vetrata da sola si presenta come un immensa cartolina.
Di fronte spazi infiniti,
cupole, vetro, edifici spuntati come funghi, il fiume Sprea.
È difficile far credere a chi è appena sbarcato che, a perdita d´occhio, tutto quello che si osserva, fino a 20 anni fa non esisteva.
Grandi distese di sabbia, e poi, a partire dalla metà degli anni Novanta, un’immensa distesa di gru, illuminate di notte.
Già in partenza si può osservare tutto il percorso che sarà fatto in un paio di ore, fino alla cupola del Sony Center.
Un attraversamento delle zone più centrali, da nord a sud, sempre lungo il percorso del muro.
A volte appena ad Ovest, altre volte appena ad Est.
Nessun altro itinerario permette di cogliere in maniera così concentrata, le trasformazioni di questa cittá Fenice che risorge dalle sue ceneri buttandosi dietro le spalle un secolo, il 900, così denso di tragedie : orrore nazista, bombardamenti, divisione e muro.
Zone che, prima di tutte le tragedie erano il cuore pulsante della città, poi devastate dalle bombe ed infine ridotte a periferie abbandonate e vuote a ridosso del muro.
Ma questa è anche la magia di Berlino, il reinventare un centro, con 70 anni di intervallo.
E allora via,
dal piazzale della stazione, attraverso grandi prati, fino all’incredibile edificio del Reichstag,
il vecchio e nuovo Parlamento tedesco con la sua cupola trasparente,
la trasparenza della nuova democrazia.
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Reichstag – Berlino |
Quella cupola, dove il popolo tedesco, cammina sulle teste dei propri parlamentari, e dinnanzi, un grandioso prato, accessibile a tutti, proprio in fronte ad un parlamento in piena funzione.
Dopodiché veloci verso la Porta di Brandeburgo, e intorno i nuovissimi memoriali a ricordo dei vari olocausti causati dall’orrore nazista : il monumento alle vittime Sinti e Rom, ( lo conoscono davvero in pochi) e il grande labirinto di steli del Monumento all’Olocausto.
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Memoriale Olocausto Berlino |
Davanti a quelle steli è d’obbligo soffermarsi a riflettere.
Perché proprio lì, mentre i ragazzi di tutto il mondo corrono e giocano a nascondino, è fondamentale far sentire la sensibilità di Berlino, le sue emozioni, i sensi di colpa.
E poi, alla fine del percorso, il mito della modernità in Europa.
La Potsdammerplatz,
il concentrato europeo delle nuove architetture.
Ancora una volta quello che più conta è far capire al di là di quello che si vede.
Svelare i simboli di un luogo magico che negli anni Venti era l´esempio della modernità e dell’avanguardia in Europa.
Poi le bombe, poi il muro che la divideva in due.
E non si può non narrare la celebre scena del film di Wim Wenders, “Il cielo sopra Berlino”, dove il vecchio, consolato dall´angelo cerca la sua piazza di quando era ragazzo, in uno spazio ( fino alla metá degli anni Novanta) spettrale, vuoto davanti al muro.
Seduto e sconsolato, l’angelo è a lui invisibile, dice “Io però sono testardo, non mi muovo da qui fin quando non avrò trovato la mia Potsdammerplatz.” “
Che dire? Grazie Luca per il tuo prezioso contributo.
Se tornassi indietro mi affiderei sicuramente a te per conoscere Berlino.
Come potrete vedere dai miei post su Berlino, sono rimasta un po’ .. delusa?! – non saprei con esattezza – di certo credo di averla compresa solo dopo il mio rientro a casa,
perché Berlino non è facile, è una città che va capita,
che “urla” rinascita laddove per sempre sarà marchiata e condannata.
Se avete bisogno di una guida per esplorare Berlino, vi invito a dare uno sguardo alla pagina ” A Berlino con Luca” , dove trovate riferimenti e contatti per organizzare il vostro itinerario.
Commenti
21 CommentiKanachan
Mar 20, 2017Io Berlino, invece, l'ho adorata. Mi è piaciuta dal primo istante, la ricordo ancora come una delle vacanze più belle. Non mi sono risparmiata in visite guidate, ne ho fatte due, una a livello generale conoscitivo della città e una incentrata sul Terzo Reich. Non sono mancate le visite ai musei (compreso quello dell'olocausto) e i giri nei locali di Berlino est… ho poi mangiato benissimo, in tutti i posti in cui sono stata! (manco uno italiano!)
Andrea Pizzato
Mar 20, 2017una bellissima città!! bella da visitare ma penso anche da trasferirsi e trovare lavoro.
Unknown
Mar 20, 2017Io ci sono stata a Berlino, ma troppo velocemente per poter affermare di conoscerla. Eppure… eppure così come è successo a te, mi ha un po' deluso. Non so bene cosa mi aspettassi in realtà, e come scrive Luca, è una città che a prima vista proprio non si fa amare. Ed io purtroppo oltre quel "a prima vista" non sono potuta andare. Almeno per ora si intende! Saprò a chi rivolgermi dovesse esserci una seconda volta.
Daniela M
Mar 24, 2017Lo so, ricordavo che ti era piaciuta :-)!
Daniela M
Mar 24, 2017Quello si, ci sono tante opportunità 🙂
Daniela M
Mar 24, 2017Grazie per il commento! Siamo in due. Sono quasi sicura che in primavera possa svelare un lato migliore 🙂
Katy
Apr 13, 2017Bello l'itinerario proposto. Condivido con te l'idea che Berlino urli rinascita. Ci vivo da due anni e mi ci è voluto del tempo per affezionarmici. E' una città complessa, che va vissuta. Sembra voglia farsi coccolare. In cambio, però, può dare molto. Questo molto non è facile da apprezzare con pochi giorni a disposizione. Sento spesso dire "A me Berlino non è piaciuta" e lo capisco. Non si può certo dire che sia bella come altre città europee e credo che, proprio a causa della sua complessità, sia utile affidarsi a una guida che, come Luca, sia in grado di trasmetterne il fascino e il valore 🙂
Daniela M
Apr 13, 2017Grazie Katy per il tuo commento. Non posso che condividere in pieno le tue parole 🙂
Francesca | Chicks and Trips
Ott 24, 2018Io invece Berlino l’ho adorata. Sono tornata due volte e ho visto tutto quello che ha raccontato Luca e molto di più. É una città che divide, lo ammetto. Ma a me è sempre sembrata una città che dopo la caduta del muro, non si nasconde. Affronta a viso aperto il proprio passato e ne trae insegnamento. Non è da tutti.
Daniela M.
Nov 7, 2018Io tornerei, però mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca.. non mi ha convinta del tutto 🙂
Giovy Malfiori
Dic 9, 2018Berlino è una di quelle città in cui mi trasferirei di corsa, anche senza preparare scatoloni e borsoni. Io amo molto soprattutto Berlino Est.
Daniela M.
Dic 10, 2018Anche a me è piaciuta di più in paragone, mi sembra più autentica!
Raffi
Feb 8, 2019Sono stata a Berlino diverse volte per lavoro e mi ci sono voluti mesi prima di cominciare a capirla e ad amarla. La prima impressione è stata assolutamente negativa. Oggi la apprezzo per la sua capacità di rinascere e di curare le ferite senza nascondere le cicatrici.
Daniela M.
Feb 11, 2019Facile che se tornassi anch’io comincerei ad apprezzarla, sai?
Valentina
Mar 16, 2019Mi è piaciuta molto la tua frase “A prima vista non si fa amare”, perchè è la stessa cosa che ho pensato io appena arrivata. Ancora oggi a due anni dalla mia visita non so dire se mi sia piaciuta oppure no, dovrò tornarci sicuramente e seguire il tuo itinerario!
Daniela M.
Mar 18, 2019eheheh partiamo ??
Lucy
Apr 22, 2019Sai che anch’io ho sentito molto spesso delle obiezioni a un’ipotetica visita a Berlino, motivate proprio da quello che ha detto Luca? Eppure, per averci abitato qualche mese, non posso che essere d’accordo con quello che dice lui. Per reinventarsi e cambiare sempre come fa Berlino ci vuole un’energia stratosferica che poche città hanno. E io la amerò sempre.
MARTINA BRESSAN
Giu 3, 2019Mi è piaciuto molto la tua conclusione: ” Berlino non è facile, è una città che va capita, che “urla” rinascita laddove per sempre sarà marchiata e condannata.”. Sono perfettamente d’accordo. Io ci sono stata anni fa in questa capitale e forse ero troppo giovane per capirla davvero…Penso che se ci dovessi tornare non mi dispiacerebbe conoscere meglio alcune parti della città avendo Luca come guida, penso che riuscirei ad apprezzare e capire meglio.
Daniela M.
Giu 5, 2019Si per me Berlino è esattamente ciò, vorrei darle una seconda chanche!
Elisa
Ott 15, 2019E’ vero che Berlino va capita, secondo me ha due anime. E’ una città che ha sofferto tanto ma che ha un’incredibile voglia di riscatto. Io ci sono stata un paio di volte e ci torno sempre volentieri perché ogni volta mi sembra di capirla meglio e di apprezzarla per com’è davvero.
Daniela M.
Gen 17, 2020Mi piacerebbe vederla nuovamente anche a me per comprenderla meglio!