I miei buoni propositi per il 2016
Oggi mi sono svegliata felice. Non che non lo sia di solito, ma sento delle nuove consapevolezze crescere in me....
La Sardegna è un’isola meravigliosa, che incanta i turisti grazie alle sue bellezze naturali, il mare cristallino e le diverse opportunità per divertirsi. Tuttavia, secondo le esperienze personali dei viaggiatori, il modo migliore per conoscere il territorio è dedicarsi alle attività outdoor nella natura.
Vediamo alcune delle più consigliate.
Le escursioni mountain bike Sardegna sono tra le attività migliori per divertirsi a contatto con la natura. Gli itinerari sono molteplici, adatti a principianti e professionisti.
Ad esempio è possibile fare un giro ad anello partendo dal comune di Cardedu, sulla costa orientale dell’isola, passando per il Monte Ferru. Un altro percorso interessante per gli esperti è il percorso di Capo Figari, partendo da Golfo Aranci. Chi non ha un buon livello di allenamento, invece, può dilettarsi nel giro ad anello della “Piscina Morta”, partendo dal piccolo comune di Buggerru e passando attraverso le dune di sabbia.
Un’altra attività consigliata in Sardegna è il safari in fuoristrada, consigliata agli amanti dell’avventura. Tra gli itinerari più interessanti c’è quello del massiccio del Gennargentu, che permette di ammirare i reperti archeologici ancora presenti nell’area. Un’altra idea è il tour della costa sud dell’Isola, partendo da Villasimius e passando per lo stagno di Notteri, dimora dei bellissimi fenicotteri rosa. Nel cuore della regione c’è invece la Valle di Lanaitto: un’escursione in quad in questa zona permette di ammirare il Monte Corrasi, un massiccio di origine calcarea, nonché il villaggio nuragico di Sa Sedda e Sos Carros, risalente all’età del bronzo.
Un altro modo per conoscere un altro lato della Sardegna sono i tour in barca e le mini crociere, che permettono di ammirare la bellezza costiera con i suoi panorami mozzafiato e di esplorare grotte marine suggestive e siti storici accessibili solo via mare.
Una delle escursioni consigliate è quella nell’arcipelago della Maddalena, ma anche la crociera nel Golfo di Orosei è molto interessante. Ad ogni modo, è bene pianificare il tour con attenzione in base al tempo a disposizione ed alle diverse attività. Infatti, alcuni percorsi si concludono in poche ore mentre altre tratte richiedono almeno mezza giornata. In più, in alcuni casi sono previste delle tappe per praticare snorkeling oppure rilassarsi sulla spiaggia.
Fare kayak in Sardegna è uno dei metodi migliori per entrare in contatto con la natura, poiché consente di scoprire i posti più inaccessibili dell’isola e di ammirare da vicino cigni e aironi. Questo sport può essere praticato in qualsiasi stagione, se le condizioni meteorologiche lo permettono, anche di notte se si ha intenzione di fare una gita suggestiva.
Gli itinerari adatti a fare kayak in Sardegna sono tanti, all’incirca 60 tra mari e fiumi. Tra questi ultimi è possibile citare il Coghinas, il terzo fiume della regione, lungo 116 km e immerso nella macchia mediterranea; il Temo, unico fiume navigabile della Sardegna, per 6 Km circa, e il Rio Posada, con una conformazione a meandri che è unica in Sardegna. Se si ha intenzione di praticare kayak in mare, invece, sono consigliate l’isola di Sant’Antioco, che offre varie coste molto differenti tra loro ma tutte di estrema bellezza, e l’Area Marina Protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo, partendo magari da Cala Suaraccia, che oltre ad acque limpide e spiagge incantevoli, può offrire la visione di delfini e fenicotteri. C’è poi una terza opzione: il lago, come quello di Cedrino, in provincia di Nuoro, uno specchio d’acqua artificiale tra le montagne.
Vengo da un’isola che confina
a nord con il cielo, a sud con il mare,
a est con l’alba
e a ovest col tramonto.
(Andra Melis)